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Il LINK Tra Crudeltà Sugli Animali e Violenza Sociale

da | 19 Feb, 2024 | Emozioni e Animali | 0 commenti

Nell’ultimo periodo abbiamo ascoltato una serie di crudeltà sugli animali, in particolar modo su cani e gatti, che hanno scosso la sensibilità pubblica. È importante sottolineare che atti simili di violenza, purtroppo, sono sempre avvenuti, interessando un gran numero di animali, soltanto che nel passato non si avevano tutti gli odierni canali comunicativi che rimbalzano una notizia da una parte all’altra del pianeta in tempo reale, pertanto, se ne sottovalutava l’esistenza. I maltrattamenti verso gli animali sono di diversa natura, ma in questo articolo ci soffermeremo solo su quella forma di violenza attiva intesa come “procurare intenzionalmente del male fisico” ad un animale arrivando a causarne in taluni casi persino la morte.

Questi atti di violenza, oltre a essere orribili di per sé, sono spesso indicatori di disturbi psicologici più profondi nei colpevoli. Ricerche in ambito psicologico suggeriscono che gli individui che commettono atti di crudeltà verso gli animali possono presentare caratteristiche come mancanza di empatia, incapacità di stabilire legami affettivi sani, e possibili tendenze sociopatiche o psicopatiche. Queste caratteristiche possono essere il risultato di una complessa interazione tra fattori biologici, ambientali e psicologici, inclusi traumi infantili, esposizione a violenza domestica, o mancanza di modelli positivi durante lo sviluppo.

La sociopsicologia fornisce una prospettiva più ampia, collegando la violenza sugli animali a problemi sociali più estesi come la violenza domestica, il bullismo, e altre forme di violenza interpersonale.

 

Il Fenomeno del “LINK”: Connessione tra Abuso Sugli Animali e Violenza Interpersonale

Il tema della violenza sugli animali e la sua correlazione con la violenza verso le persone è un argomento che merita una considerazione approfondita. Il fenomeno del “LINK”, come studiato e promosso in Italia da Francesca Sorcinelli e l’Associazione LINK-ITALIA, evidenzia una connessione (un collegamento, un LINK appunto) significativa tra il maltrattamento degli animali e varie forme di violenza interpersonale.

Questa connessione è particolarmente evidente nel contesto della violenza domestica, dove gli animali domestici possono diventare bersagli di abusi. L’abuso sugli animali in queste situazioni non solo causa sofferenza agli animali stessi, ma aumenta anche il rischio e la gravità della violenza contro partner e figli. LINK-ITALIA ha lavorato per istituire protocolli di intervento multidisciplinare in collaborazione con enti locali, forze dell’ordine, e professionisti veterinari.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite del 18 settembre 2023 riconosce l’importanza di proteggere i minori non solo dalla violenza fisica e psicologica diretta, ma anche dall’esposizione a violenze verso gli animali. La psicologia e la sociobiologia offrono spunti importanti per comprendere le radici di questo fenomeno, sottolineando l’importanza dell’empatia e come l’esposizione ripetitiva a situazioni di stress traumatico, come nel caso di lavoratori di mattatoi, possa portare a una diminuzione dell’empatia e ad un aumento del rischio di comportamenti violenti.

Ricerche internazionali condotte dagli anni ’60 in poi, principalmente negli Stati Uniti, in campi come psicologia, psichiatria, criminologia e vittimologia hanno evidenziato che la crudeltà verso gli animali, in particolare se esercitata da minori, è un indicatore di potenziali situazioni patogene come negligenza, abusi psicologici, fisici, sessuali o una combinazione di queste. Inoltre, è stato identificato come un predittore di comportamenti devianti o criminali, inclusi atti di aggressione verso persone, distruzione di proprietà, furti, rapimenti, violenza sessuale e omicidi, con particolare riguardo ai fenomeni degli Spree e Serial Killer.

La crudeltà sugli animali è riconosciuta a livello istituzionale come un grave indicatore di pericolosità sociale da enti come l’FBI, il Dipartimento di Giustizia Minore e Prevenzione della Violenza USA, l’Associazione Psichiatrica Americana, Scotland Yard e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nonostante ciò, in Italia, dove si seguono le linee guida dell’OMS, il maltrattamento di animali, essendo considerato un reato minore, non riceve l’attenzione adeguata. Per colmare questa lacuna, nel 2009 nasce il Progetto LINK-ITALIA, che si integra nell’omonima associazione di promozione sociale nel 2011. Il suo obiettivo è sviluppare una nuova branca della zooantropologia, disciplina denominata “zooantropologia della devianza“, per inserire lo studio del maltrattamento degli animali nel contesto delle scienze criminologiche e investigative.

La cultura criminologica tradizionale considera il maltrattamento degli animali parte integrante della violenza interpersonale e del crimine. L’approccio zooantropologico, invece, punta a una comprensione più profonda dell’essere umano e delle sue devianze, attraverso l’analisi delle relazioni e interazioni tra umani e animali. Vengono introdotti il Profilo Zooantropologico Comportamentale del Maltrattatore e/o Assassino di Animali, il Manuale di Classificazione del Crimine su Animali, e l’Indagine e Autopsia Zooantropologica, strumenti pensati per integrare le tecniche investigative tradizionali.

Diversi studi e raccolte dati illustrano come la crudeltà sugli animali sia un indicatore di potenziali problemi comportamentali nei bambini, che possono trasformarsi in comportamenti antisociali e criminali in età adulta. Nelle classificazioni internazionali dei disturbi mentali viene citato il Disturbo della Condotta, che include la crudeltà fisica sugli animali tra i suoi sintomi. Si sottolinea, inoltre, come i comportamenti devianti abbiano un impatto non solo individuale ma anche sociale, rappresentando uno dei principali problemi sanitari a livello mondiale.

violenza su animali

 

Protocolli e Azioni di Prevenzione: L’Approccio Multidisciplinare di LINK-ITALIA

Il Progetto LINK-ITALIA ha adottato un approccio multivariato per analizzare i casi di maltrattamento di animali correlati a comportamenti devianti o criminali. Sono state identificate diverse variabili chiave, come la percezione della dimensione fisica della vittima animale, la relazione tra conoscenza/intimità e brutalità nei reati su vittime umane, e il collegamento tra crudeltà su animali e violenza sull’uomo. Si evidenzia anche che abusi minori su animali possono essere precursori di gravi abusi su vittime umane.

LINK-ITALIA propone dei protocolli d’intesa, finalizzati a migliorare la gestione dei casi di maltrattamento di animali e a prevenire la violenza interpersonale e la devianza. Questi protocolli sono esempi di come l’Italia stia cercando di distinguersi nell’approccio alla violenza sugli animali come reato autonomo e come strumento di prevenzione della violenza interpersonale, del disagio minorile e della criminalità. In definitiva, il lavoro propone un approccio innovativo e multidisciplinare per affrontare un fenomeno complesso e di rilevanza sociale e criminologica.

 

Educazione e Prevenzione: Il Ruolo della Società

Le due parole chiave sono prevenzione ed intervento. La prima volta alla sensibilizzazione e all’educazione sociale, la seconda volta a delle chiare manovre di contrasto. Per prevenire episodi futuri bisogna partire dalle basi. L’importanza dell’educazione nelle scuole primarie è fondamentale. Insegnare ai bambini il rispetto per gli altri esseri viventi, la compassione e l’empatia fin dalla tenera età può avere un impatto significativo sulla prevenzione della violenza futura. Programmi educativi che incorporano la cura degli animali e le lezioni sulla coesistenza pacifica possono essere strumenti potenti per promuovere un cambiamento sociale positivo.

Affrontare il problema della violenza sugli animali in Italia richiede un approccio olistico che includa educazione, legge, politica sociale e assistenza sanitaria. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di ridurre la violenza sugli animali e, di conseguenza, la violenza nella società in generale.

Nel prossimo articolo parleremo più approfonditamente dell’associazione LINK-Italia e del lavoro titanico e pionieristico della dottoressa Francesca Sorcinelli. Ti invito intanto a seguire i suoi canali e l’associazione per una maggior consapevolezza e una diffusione massima di una cultura in merito.

 

Bibliografia: consultabile all’interno del sito Link-Italia

Studi Scientifici – link-italia associazione di promozione sociale

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Dott. Francesca Alcinii | Dottore in Tutela e Benessere Animale | Consulente Certificata Fiori di Bach per persone e animali – BFRP e BFRAP

 

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