Ciao Anima bella!
È da diverso tempo che non pubblico più qualcosa a causa di alcuni problemi di salute che hanno deciso di prendersi prepotentemente tutto il mio tempo e la mia attenzione. Purtroppo, questi problemi non mi lasceranno in pace per un bel po’ e probabilmente sarò costretta a riprendermi altri tempi di pausa dalle pubblicazioni. Oggi, però, nonostante sia ferma a letto con le forze sotto ai piedi, sento urgentemente la necessità di scrivere riguardo ad un argomento che mi sta molto a cuore: l’Amore verso se stesse.
Perché l’ho scritto al femminile? Perché nella maggior parte dei casi è una tematica che mi viene rivolta dalle donne. Immagino che ti starai chiedendo cosa c’entra tutto questo con i fiori di Bach per cani e gatti. Continua a leggere e scoprirai a breve il profondo collegamento.
Contenuti dell'articolo
Anime senza filtri
Le persone che si rivolgono a me hanno una difficoltà con il loro amato animale e desiderano risolverla attraverso un approccio olistico e naturale. Il mio approccio R.E.C.S. (Relazionale Emozionale Cognitivo Sistemico) comprende l’aspetto relazionale – ossia le relazioni dell’animale dentro e fuori il gruppo famiglia – e l’aspetto sistemico – ovvero il contesto nel quale vive, iniziando dal sistema principale che è quello familiare per estendersi anche in altri contesti -.
Hai già intuito cosa voglio dire e dove voglio arrivare? Bene.
Gli animali che vivono con noi in casa, in particolare parlo di cani e gatti, sono esseri puri privi di quelle sovrastrutture (culturali, sociali, ecc.) tipiche del genere umano, pertanto, assorbono e percepiscono senza filtri tutto quello nel quale sono immersi, dalle nostre emozioni agli stati d’animo, dall’energia ai comportamenti, a quant’altro. Un po’ come lo sono i bambini piccoli che ancora non sono condizionati dalla società e da ciò che ne deriva.
Cani e gatti sono un po’ come se fossero degli specchi del contesto nel quale vivono, delle cartine tornasole, dei termometri, delle spugne, potrei trovare centinaia di metafore per dire che loro ci ridanno indietro senza filtri, proprio come fossero degli specchi, le realtà nelle quali viviamo. Manifestazioni comportamentali di disagio emesse dal cane o dal gatto sono i loro modi per farci capire che qualcosa non va all’interno del nostro sistema/relazione/contesto/vita, chiamalo come preferisci.
Le eccezioni esistono sempre
Questo non significa che sia sempre così. Ci sono circostanze nelle quali l’animale può manifestare diversi disagi non dovuti al contesto nel quale vive, ma a problematiche di natura medica/organica. Personalmente questi casi ricoprono la casistica più bassa. Ad ogni modo, anche qui, la malattia del nostro cane o gatto ha un significato se vista attraverso gli occhi di alcune discipline olistiche (discorso assolutamente non contemplato, riconosciuto ed accettato dalla nostra medicina occidentale). Ma questo è un altro discorso che magari tratterò un’altra volta.
L’equilibrio è fondamentale
È fondamentale, quindi, per il benessere di tutti, animale compreso, che le relazioni ed il contesto siano favorevoli per lo sviluppo equilibrato e una co-crescita personale e collettiva dei soggetti che fanno parte di quel sistema famiglia. Facciamo un esempio.
La signora M. chiama perché la sua cagnolina Lilly si dispera quando qualche membro della famiglia si allontana, quando viene lasciata sola in casa e quando sono in macchina. Tutta la famiglia è preoccupata e desiderano profondamente che la loro piccola stia meglio. Per questo motivo si sono rivolti ad una figura professionale e per circa un anno e mezzo hanno fatto un percorso ad un campo cinofilo. Alle lezioni nessun problema, la cagnolina era brava e faceva tutto ciò che le veniva richiesto, ma fuori dal campo il problema non cambiava. Nonostante qualche lezione effettuata anche a domicilio la situazione rimaneva invariata.
Il giorno dopo aver fatto il primo incontro con la famiglia e avendo raccolto tutte le informazioni che mi servivano per capire la situazione, mi chiama la signora M. in lacrime perché dalle parole che avevo detto il giorno prima durante la consulenza comprende che lei è arrivata al limite e si riteneva responsabile della situazione di Lilly. Si sentiva sopraffatta, non arrivava più a fare tutto: i figli, il marito, il cane, la casa, il lavoro, i genitori, i suoceri, …. E lei? Lei non c’era in tutto questo. Lei era quella che doveva arrivare a tutto, doveva tenere tutto sotto controllo altrimenti non sarebbe arrivata a “far quadrare” la giornata. Come se non bastasse, quando ovviamente ogni tanto non arrivava a fare tutto, si sentiva anche in colpa, arrivava a non sopportare in certi momenti i figli, il marito, le colleghe o chi per loro e si aggiungeva vergogna,malessere al senso di colpa.
Simmetrie e riflessi
La descrizione di avere tutto sotto controllo, di non arrivare a gestire ogni cosa e di disperarsi quando non ci riusciva ti ha ricordato per caso qualcuno? Esatto! La cagnolina! Lilly stava gridando quello che la signora somatizzava da tempo.
Ora non dirò come si è sviluppato il percorso perché non è questo lo scopo dell’articolo di oggi ma ovviamente avrai già intuito che i Fiori Di Bach sono stati fondamentali non solo per la cagnolina, ma soprattutto per la signora M. che riappropriandosi di se stessa e dei suoi spazi attraverso un percorso floriterapico personalizzato ha cambiato dinamiche sistemiche familiari riportando un nuovo equilibrio del quale anche la cagnolina ne ha beneficiato. Inutile dire che la cagnolina non ha più manifestato quel disagio.
Questa è una delle molteplici storie che ho incontrato nelle quali la donna del nucleo familiare era sempre colei che si metteva all’ultimo posto superando e spostando sempre più ai confini il proprio limite. Lei sempre ultima tra tutti. L’unico a vedere e ad accorgersi di quel disagio era sempre e solo l’animale (anche perché, se noi per prime non lo riconosciamo, non possiamo pretendere che lo facciano gli altri al posto nostro, no?). Come sempre sostengo: i nostri animali sono dei Maestri di Vita, dobbiamo solo impararli ad ascoltare.
Come dico sempre: inutile mettere una pezza alla foce se non si tratta la fonte.
Amarsi non significa essere egoisti
Quindi: AMATI! Sei perfetta così come sei! È importante che tu lo faccia, perché se stai bene tu, stanno bene tutte le persone ed animali attorno a te.
Se a volte non arrivi a fare tutto, non devi sentirti sbagliata.
Se per una volta quella cosa non hai voglia di farla, non la fare.
Se gli altri vedi che non ti valorizzano o non si accorgono di quanto tu valga o ti stia impegnando chiediti prima se tu stessa ti sei riconosciuta l’alto valore che hai. Se per prima tu non ti valorizzi, gli altri non potranno mai farlo.
Se ogni tanto arrivi a non sopportare i tuoi figli o tuo marito non sei una brutta persona, sei soltanto stanca ed hai bisogno di tempo per te. Non devi assolutamente mai e poi mai sentirti in colpa per questo. Tantomeno devi provare vergogna.
Se ti senti sopraffatta e al limite, non chiedere di più a te stessa. Fermati, dove arrivi segni, anche qualche passo prima. Il mondo continuerà a girare anche senza quelle cose che non sarai riuscita a portare a termine.
Se ti senti una elevata responsabilità e credi che devi per forza arrivare a soddisfare le aspettative di tutti, fermati e ricordati che sei nata per essere felice, non perfetta (perché perfetto, non lo è stato, non lo è e non lo sarà mai nessuno, ricorda).
Se hai un senso del dovere che ti spinge oltre te stessa fino ad arrivare ad esaurire tutte le tue forze e non sei più in grado di riconoscere quando il tuo corpo ti sta dando dei segnali per dire “Basta!”, fermati e ascoltati! Altrimenti la vita arriverà a farlo al posto tuo e potrebbe non dirtelo in maniera gentile (…esperienza personale…).
Potrei andare avanti ancora ripensando a tutte quelle donne che piangendo e di nascosto dai loro cari mi raccontavano di come hanno capito attraverso la consulenza con il loro animale di quanto stessero percorrendo da tempo una strada che non sentivano più loro e neanche si ricordavano più quando avessero iniziato ad allontanarsi da se stesse.
Donne: non serve aggiungere altro
Questo vale per tutti, ovviamente, non solo per noi donne. Mi sono rivolta in questo scritto soprattutto al genere femminile perché la maggior parte dei casi con cui ho avuto a che fare con situazioni simili erano donne. È proprio vero che “se le donne abbassassero le braccia il cielo cadrebbe a terra”. Il problema è che le prime a non ricordarci di questa cosa siamo proprio noi. Ma siamo così uniche e speciali che anche se ogni tanto dovessimo abbassare le braccia per riposarci, il cielo lo terremmo lo stesso in piedi con il nostro sguardo.
Amati! Sembra scontato? Purtroppo, non lo è, o meglio, non lo si mette in pratica. Se stai bene tu, sta bene chi è accanto a te, cane, gatto, animale compreso.
Ti auguro con tutto il cuore la consapevolezza del tuo valore e nuovi occhi per ammirarti.
Un abbraccio Anima bella e grattini al tuo patatoso!
Francesca